La germinazione di questi semi è più semplice di quanto si possa immaginare e non richiede alcuna esperienza pregressa in giardinaggio. Basta avere a disposizione il seme fresco, prelevarlo dal frutto una volta consumato, sistemarlo in un vaso con terreno umido e tenerlo al caldo.
La primavera è la stagione ideale per iniziare a piantare e far crescere le tue piante preferite. Se sei alla ricerca di una pianta che sia facile da coltivare e che produca frutti deliziosi, allora devi assolutamente considerare l’avocado. Che tu sia un appassionato di giardinaggio o un principiante, piantare un seme di avocado è un’esperienza che ti lascerà senza parole.
La semina di un seme di avocado è un processo relativamente semplice, ma richiede pazienza e cure adeguate. Tuttavia, una volta che la piantina comincia a crescere, sarai in grado di vedere i frutti del tuo lavoro. Immagina di assaggiare il gusto unico dell’avocado appena raccolto dal tuo giardino!
Coltivare un avocado a casa propria è un’esperienza molto gratificante e ti darà la soddisfazione di conoscere meglio la natura e di prenderti cura di una pianta che in futuro potrebbe regalarti frutti deliziosi.
Ma non preoccuparti se non hai mai piantato un seme di avocado prima d’ora. In questo articolo, ti forniremo tutte le informazioni di cui hai bisogno per piantare e far crescere una piantina di avocado in modo semplice e veloce. Ti diremo come scegliere il seme giusto, come preparare il terreno, come annaffiare e curare la tua piantina e tanto altro ancora.
In questo modo, potrai goderti l’esperienza della semina dell’avocado in primavera, quando la natura si risveglia e il clima è mite e favorevole alla crescita delle piante. Non aspettare oltre, inizia subito il tuo viaggio verso la coltivazione dell’avocado e scopri il piacere di avere a portata di mano un frutto delizioso e salutare!
Tutte le informazioni su come germinare il seme dell’avocado
Il seme di avocado contiene un embrione molto resistente e germinabile, pertanto è uno dei semi più facili da far nascere in casa. Basta davvero poco per farlo diventare una piantina in salute. Innanzitutto, una volta estratto dal frutto maturo, il seme dovrà essere pelato, privandolo del guscio bruno e ruvido. Pulito e lucido, potrà essere sistemato su un cucchiaino di cotone idrofilo o carta assorbente, mantenendolo umido.
Con questa tecnica, il seme germinerà in 7-15 giorni, a seconda delle condizioni ambientali. Posizione calda e luminosa sono imprescindibili, dunque non esitate a collocarlo vicino a una finestra soleggiata. Per mantenere l’umidità , irrorate il cotone con acqua regolarmente e cambiatelo se risulterà asciutto. Quando le prime radici appariranno, il seme potrà essere trapiantato in un piccolo vaso contenente un terriccio fertile e drenante.
Il giovane avocadino andrà innaffiato con abbondanza e mai tenuto troppo al secco, tuttavia neppure i ristagni d’acqua sono auspicabili. Una volta raggiunta l’altezza di 20-30 centimetri, si potrà attribuire un concime liquido a base di azoto, fosforo e potassio al fine di favorirne la crescita. In pochi mesi, avrete così ottenuto una piantina robusta pronta per essere trapiantata all’aperto.
Cura e coltivazione del seme di avocado: consigli pratici per i principianti
Coltivare un avocado partendo dal seme è alla portata di tutti, anche dei principianti. Basta seguire alcuni accorgimenti basilari per farlo crescere rigoglioso e generoso di frutti succosi. Innanzitutto, come anticipato, il seme andrà pulito, privato del guscio e fatto germinare su cotone o carta assorbente in posizione calda. Una volta spuntate le radici, potrà essere trapiantato in un vaso con terreno fertile e ben drenante.
Il terreno dovrà essere sempre umido, innaffiando l’avocadino regolarmente con acqua tiepida, senza esagerare. 2-3 innaffiature a settimana delle quali la prima al mattino sono generalmente sufficienti. Attenzione a non far ristagnare l’acqua poiché l’avocado teme gli eccessi, qualunque sia la natura.
Quando la piantina raggiungerà i 20-30 centimetri d’altezza, sarà il momento di attribuire un concime completo e bilanciato mese dopo mese per favorirne la crescita. Sul finire della prima stagione di coltivazione, potrà essere trapiantata all’aperto in una posizione costantemente soleggiata.
All’aperto, l’irrigazione andrà eseguita con regolarità , aumentando gradualmente i volumi man mano che la pianta si svilupperà . Al fine di evitare il marciume del colletto, durante la fase di stabilizzazione si consiglia un soffice cordone di terra a circondare lo stelo.
Con una posizione e cura adeguate, l’albero produrrà presto i suoi primi frutti. La raccolta andrà eseguita una volta che questi saranno giunti a completa maturazione, sfacciati di colore verde-giallastro. Grazie alla costanza, la pianta lentamente crescerà , divenendo prolifica in avocadi succosi e deliziosi per tanti anni a venire!
Irrigazione, fertilizzanti e tempistiche: i segreti per far crescere un bel avocado
Il segreto per far crescere un avocado sano e rigoglioso risiede nella cura dei dettagli. Oltre a luce e calore, le tre parole d’ordine sono: irrigazione, fertilizzazione e tempistica. L’avocado è una pianta che teme gli eccessi, dunque l’irrigazione andrà eseguita regolarmente con moderazione, evitando i ristagni d’acqua. Come anticipato, 2-3 innaffiature a settimana sono generalmente sufficienti nei primi mesi di coltivazione.
Mano a mano che la pianta si svilupperà , il volume d’acqua andrà gradualmente aumentato fino a giungere, nei mesi estivi, a 4-5 innaffiature settimanali. Ogni innaffiatura dovrà penetrare a una profondità di almeno 30-40 centimetri, fissando un’annaffiatura approfondita sabato e una più superficiale il martedì, per esempio.
La concimazione andrà commisurata allo stadio di sviluppo dell’avocado, partendo da un concime completo per giovani piante (azione accelerante) nei primi 3-4 mesi e proseguendo, da aprile ad agosto, con un concime a maggiore presenza di fosforo (azione fruttificante). Fosfato di calcio e ossido di potassio sono i concimi più indicati per la coltura dell’avocado.
Infine, occorrerà rispettare le precoci tempistiche di trapianto, diradamento, potatura, raccolta etc al fine di ottenere i migliori risultati. Una volta raggiunta l’altezza di 40-50 centimetri, all’aperto la pianta potrà essere trapiantata definitivamente. La raccolta dei frutti maturi andrà eseguita non appena questi giungeranno a completa colorazione, una volta sfacciati di verde giallastro.
Malattie e parassiti dell’avocado: come prevenirli e combatterli
Come ogni pianta, anche l’avocado deve fare i conti con parassiti e patogeni che ne minacciano la salute e la produzione. Riconoscendoli in tempo, è possibile tuttavia tenere a bada la maggior parte di queste minacce, prevenendole o intervenendo tempestivamente con opportuni trattamenti.
Tra i parassiti più comuni, il ragnetto rosso è uno dei più pericolosi. Si nutre di clorofilla perturbando la fotosintesi della pianta. Per prevenirlo, si consiglia di eliminare le foglie ingiallite, l’acqua stagnante ai piedi del fusto e gli afidi, che ne costituiscono il vettore. Nelle infestazioni gravi, si potranno impiegare acaricidi a base di spinosad o predati quali i fitness.
Il fungo Phytophthora cinnamomi induce il marciume delle radici, con conseguente deperimento e crollo della pianta. Per prevenirlo, si consiglia di trapiantare l’avocado in posizioni ben drenate, lontane da ristagni d’umidità . In caso di infezione, sarà necessario estirpare e bruciare la pianta malata al fine di non propagare il fungo al terreno circostante.
Vi sono poi i batteri quali Pseudomonas syringae, responsabili di macchie fogliari e cancri corticali bruni. Per prevenirli, si provvederà ad eliminare le foglie e i rametti colpiti. In questi casi, si potranno applicare trattamenti a base di rame o acido lattico. Annullando ristagni di umidità , mettendo a dimora avocado in posizioni soleggiate e applicando trattamenti preventivi e curativi, come occorre, malattie e parassiti dell’avocado potranno essere efficacemente tenuti sotto controllo.
Una volta individuate, riconosciute prontamente e contrastate le minacce, la vostra avocado correre il rischio di essere perennemente vigile. Seguendo questi accorgimenti, potrete finalmente gioire di una produzione generosa e priva di agenti patogeni.
Le varietà di avocado più facili da coltivare in casa
Molte sono le varietà di avocado in commercio, tuttavia non tutte si prestano ad una coltivazione amatoriale in casa. Qualora siate alle prime armi, è meglio optare per specie vigorose, produttive e di facile gestione. Tra le più facili da coltivare in appartamento o giardino, vi sono:
Il varietà Bacon: di medie dimensioni, a buccia liscia e polpa cremosa. Molto produttiva e resistente, cresce velocemente.
Il varietà Fuerte: una delle più diffuse e apprezzate. Di grandi dimensioni, a buccia liscia e polpa soffice e cremosa. Molto vigorosa e con ricca produzione di frutti brillanti.
Il varietà Pinkerton: a buccia rosa rubino e polpa verdognola. Dolce e aromatica, con qualche seme. Di dimensioni medie, cresce e produce generosamente.
Il varietà Nabal: a buccia quasi nera e polpa crema. Pochissimi semi e sapore dolce e unico. Cresce rigogliosa e produce frutti di grandi dimensioni. Tuttavia meno resistente alle alte temperature.
Il varietà Lula: a buccia liscia e arancione-rossastra, polpa verde-crema e pochi semini. Molto dolce, delicata ed aromatica. Di dimensioni medie, cresce velocemente ed è molto produttiva.
Oltre alle qualità sopracitate, queste varietà sono resistenti e non esigenti, adattandosi bene a coltivazioni in appartamento come a giardini. Nonostante la facilità di gestione, un occhio di riguardo a posizione, irrigazione, fertilizzazione e potatura è sempre necessario.
Da frutto a pianta: le tappe dalla semina alla raccolta dei primi avocadi
Sembra ieri aver protetto con cura il primo seme di avocado appena estratto dal frutto, eppure sono già passati mesi da quel giorno. Applicando costanza e pazienza, la semina di quel seme ha dato origine ad una robusta piantina, pronta per essere trapiantata e produrre i suoi primi frutti.
Il trapianto definitivo in giardino, in un luogo parzialmente ombreggiato e drenante, dovrà avvenire una volta che la pianta abbia raggiunto i 40-50 cm d’altezza. Al fine di favorirne l’attecchimento, provvedere ad un abbondante e costante apporto d’acqua nelle due settimane seguenti al trapianto.
Una volta stabilitasi in giardino, la pianta comincerà a produrre i suoi primi frutti. L’avocado maturerà gradatamente, passando da verde a viola, poi giallastro e infine arancione. La raccolta dovrà avvenire una volta che il frutto giungerà ad un colorito deciso, ammesso che la buccia si stacchi facilmente dal gambo al dito.
A raccolta eseguita, gli avocadi potranno essere assaggiati immediatamente oppure conservati in frigo per massimo 1-2 settimane. I frutti primi frutti della stagione sovente risultano meno maturi e dolci, pertanto sarà bene imparare a riconoscerne la pronta maturazione per non affrettare o ritardare la raccolta delle stagioni a venire.
Con presenza e costanza, l’albero di avocado crescerà anno dopo anno, giungendo ad una produzione prolifica. Profittando degli insegnamenti delle prime stagioni, la raccolta si farà presto rapida e soddisfacente. Le mele del primo albero assemblate appariranno quasi come ricordi lontani al compararle alle ceste rigonfie di quei giorni.
Un seme così, sapientemente coltivato, porterà grande gioia e soddisfazione per molti anni a seguire. Buona fortuna!